E’ davvero possibile parlare di tecnologia applicata all’agricoltura? Si, e come azienda floricola, noi ne siamo un esempio lampante.
Per la produzione di fiori recisi, nella Riviera Ligure di Ponente, la meccanizzazione, non è riuscita mai a svilupparsi sufficientemente. Cioè non è mai stato possibile entrare in campo con dei trattori per eseguire, ad esempio, delle lavorazioni del terreno, se non con mezzi molto piccoli ed in maniera molto scomoda. Ma questo non vuol dire che la tecnologia non ci possa assistere.
Basta pensare ai sistemi d’irrigazione automatizzati, che tramite un software gestiscono l’apertura di valvole per l’irrigazione e delle pompe che portano acqua ai campi.
Una semplice automatizzazione, che però ci permette di non doverci affidare alla gomma per irrigare a mano tutti i nostri fiori. In più questo ci permette anche di gestire la concimazione delle piante in maniera più precisa, con l’utilizzo di sonde per la lettura dei valori di Ph e conducibilità elettrica.
Non sempre però, la tecnologia è impeccabile, anzi, molto frequentemente capita di dover eseguire diversi controlli sul corretto funzionamento dei programmi. In più le tecnologie di oggi non si rendono conto di funzionare male, quindi c’è sempre bisogno di una persona dietro alla macchina, che capisca quando questa sta facendo un errore. Non solo l’utilizzo delle macchine ci è di assistenza, ma addirittura, piano piano, inizia a diventare una necessità per le aziende che vogliono espandersi.

Oggi la tecnologia, ci permette di automatizzare processi di produzione che, fino a 15 anni fa, venivano fatti manualmente. Per fortuna però, non tutto è digitalizzabile, altrimenti la nostra coltivazione perderebbe la sua natura artigianale che da sempre ci contraddistingue e di riflesso, anche una gran parte della sua caratteristica bellezza e qualità.
La collaborazione tra macchine e persone ci permette di rendere i nostri fiori recisi sempre belli e sani pronti per servire i nostri clienti al meglio.