Come ben sanno produttori e tecnici, per via dei cambiamenti climatici, negli ultimi anni la pressione di diversi parassiti su Ranuncoli e Anemoni è fortemente aumentata. Uno dei fitofagi più problematici da gestire è stato ed è tutt’ora il tripide, e questo vale sia per la produzione integrata che per quella biologica.
Koppert è un’azienda che da più di 50 anni sviluppa, produce e fornisce soluzioni per il biocontrollo e l’impollinazione in agricoltura.
Qui da La Marca Flowers come antagonisti utilizziamo il Macro-Mite, già adoperato lo scorso anno, e il Capirel fornitoci entrambi dall’azienda Koppert. Utilizzati per il controllo biologico di alcune specie di tripidi e mosche bianche.
La lotta al tripide rappresenta spesso un grosso problema su diverse colture.
Grazie ai suoi centri di ricerca e ad anni di studi ed esperienza, Koppert, propone un nuovo ausiliare per la lotta al tripide. Macrocheles Robustulus, distribuito con il nome commerciale di Macro-Mite. Si tratta di un acaro che preda attivamente diverse specie di tripide, colpendone lo stadio di pupa, che si svolge nel terreno. Questo si distribuisce uniformemente sul suolo/substrato e per ottenere migliori risultati, il terreno deve essere umido, ricco di materia organica ed avere una struttura soffice. La temperatura minima è di 15 °C.
Capirel sono Nematodi entomopatogeni utilizzati per la difesa dei Ranuncoli; essi penetrano nei parassiti rilasciando batteri simbiotici nelle loro varietà corporee. Questi batteri trasformano il tessuto dell’ospite in una fonte di cibo di cui i nematodi si nutrono, sviluppandosi e riproducendosi all’interno dell’ospite stesso. Uccidendo così il parassita nel giro di poche ore o pochi giorni dall’infezione.
I parassiti infetti nella zona delle radici cambiano colore passando dal giallo al marrone, ma potrebbero risultare difficilmente individuabili a causa del rapido deterioramento. I parassiti fogliari infetti cadono semplicemente a terra. Preservare la biodiversità significa adottare pratiche sostenibili nell’utilizzo delle risorse naturali. Questo significa evitare l’approccio di sfruttamento eccessivo e irresponsabile delle risorse, che ha portato a una grave perdita di habitat e alla scomparsa di numerose specie animali e vegetali.
La gestione sostenibile delle risorse, invece, mira a garantire che siano utilizzate in modo equilibrato, così da soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la soddisfazione dei bisogni di quelle future.
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